Questa pietanza rappresentava la classica merenda pomeridiana di maggio, quando le erbe raggiungono l’apice della loro fragranza.
Veniva servita in un’unica ciotola posta al centro del tavolo, da cui ciascun commensale si serviva autonomamente. Per i più piccoli, si preferiva cospargere il piatto di zucchero anziché di sale. In quest’ultima variante è consigliabile privilegiare l’uso di erbe dal sapore più delicato, come melissa, menta, finocchietto e salvia romagnola.
Ricetta
Ingredienti:
- Una ciotola di erbe fresche raccolte a piacere (a seconda della disponibilità del momento) tra: finocchio, salvia giovane, melissa, “lustrih” (levistico), “mederjauka” (erba matricaria)
- 8 cucchiai colmi di farina “0”
- 400 ml latte
- 8 uova intere
Procedimento:
- prepariamo le erbe fresche, lavandole, asciugandole e tritandole
- in una ciotola sbattiamo con le fruste gli ingredienti per la pastella
- uniamo le erbe tritate
- scaldiamo in una padella antiaderente, di buone dimensioni, del buon olio extravergine di oliva e rovesciamoci sopra il composto
- mescoliamo e disfiamo continuamente il composto fino a raggiungere la consistenza desiderata
- saliamo prima di servire