
Le donne dei paesi sloveni nei dintorni vicini e lontani di Trieste partivano ogni giorno all’alba per andare in città a vendere il latte fresco delle loro mucche.
L’allevamento delle mucche da latte
L’allevamento delle mucche da latte era incentivato dallo stato, che voleva migliorare le condizioni delle famiglie carsiche e fornire cibo alla città in costante espansione. Prima di allora, sul Carso si allevava principalmente il bestiame minuto, che richiedeva meno acqua e risorse. Le mucche da latte, invece, necessitavano di prati ben mantenuti e di un numero sufficiente di pozze d’acqua per l’abbeveramento.
Le lattaie e la vendita del latte
Le lattaie trasportavano sulla testa e tra le mani fino a ottanta litri di latte, e alcune si procuravano un asino o spingevano piccoli carretti per facilitare il trasporto.
La vendita del latte non era così semplice: per farlo, era necessario un permesso sanitario con regolari ispezioni che assicuravano la qualità del latte. Le donne consegnavano il latte direttamente a domicilio ai clienti, che non si trovavano necessariamente tutti nello stesso quartiere cittadino. Tra le lattaie c’era molta solidarietà e si aiutavano reciprocamente, specialmente quando una di loro partoriva o si ammalava.
Questa attività è stata abbandonata alla fine degli anni ‘60 del XX secolo, quando nei paesi sono stati istituiti punti di raccolta dove il latte veniva ritirato dalle latterie. Oggi, il loro lavoro è portato avanti da alcune aziende agricole, che dal latte tuttavia producono principalmente diversi tipi di formaggio.