Nel pomeriggio del giorno di Santo Stefano, ucciso per lapidazione, le fanciulle di Bagnoli della Rosandra (Boljunec) si danno appuntamento nella piazza principale del paese denominata “Gərica”.
Secondo la tradizione possono far parte della “Dekliška Boljunec” le ragazze non sposate che hanno compiuto sedici anni. Dopo la benedizione delle mele nella chiesa parrocchiale, le ragazze si suddividono in due squadre, disponendosi rispettivamente nella porzione superiore e inferiore del piazzale. Le squadre provengono dai rioni del paese denominati “Ul’ca” e “Zaboljunc”.
La battaglia, alla quale assiste una nutrita folla di paesani e non, ha inizio al rintocco delle campane. Il primo lancio spetta alla nuova “frejla,” presidente della dekliška, svelando così la propria identità. Seguono quindi le altre fanciulle che iniziano a lanciare le mele oltre la piazza mentre le campane suonano (“kəmpənjanje“).
Dopo qualche minuto, la battaglia si espande a tutti i presenti che, raccogliendo da terra le mele, rispondono all’attacco. Secondo la tradizione il ragazzo colpito da una mela si sposerà con la ragazza che l’ha lanciata.