Il grande paese di Prossenicco (Prosnid in sloveno) si sviluppa a mezza costa del monte Ostra Cras (Ostri Kras).
Proprio di fronte si trova il borgo sloveno di Robidišče (Robedischis in friulano) che fino alla Seconda guerra mondiale fu legato alla Benecia in termini culturali ed economici. Il toponimo sloveno Prosnid deriverebbe dal termine proso – miglio e significa letteralmente luogo coltivato a miglio. Fresca sia in estate che d’inverno, la zona è particolarmente piovosa. Non è un caso che il fiume Natisone nasca proprio nei pressi di Prossenicco, dalla confluenza del Rio Nero con il Rio Bianco, che lungo il proprio corso danno vita a suggestive cascate e tonfani d’acqua.
Sul confine si trova il ponte Vittorio Emanuele, eretto durante il primo conflitto mondiale. Colpito duramente dal terremoto del 1976, il paese è stato ricostruito integralmente. L’ex canonica di Prossenicco è stata riqualificata in museo, all’interno del quale sono esposti oggetti di uso quotidiano di un tempo, reperti della Prima guerra mondiale nonché alcune maschere carnevalesche caratteristiche del luogo, quali il Pejoner, il Plehutar, il Tabar, le “te liepe” (maschere belle).
Poco lontano si trova la Cucina Nera, che conserva il caratteristico e arcaico focolare conservatosi integro. Nell’ultimo secolo Prossenicco, così come numerose altre località delle Valli del Torre, ha subito un forte calo demografico pari al 95 %. Oggi la località sta diventando un’interessante destinazione turistica per ciclisti ed escursionisti.