Il Monte Lussari, con il suo piccolo borgo sviluppato attorno alla chiesa con il tetto in scandole, rappresenta una delle immagini più suggestive del Friuli Venezia Giulia.
Nel 2000, in occasione del Giubileo, è stata realizzata una telecabina favorendo così lo sviluppo di un turismo sciistico. Il Monte Lussari, in tedesco e friulano Lushari, deriva dal toponimo sloveno Svete Višarje che significa “alte alture”. Qui si incontrano le Alpi Giulie e Carniche con le Caravanche, mentre le valli della Drava, Sava, Isonzo e Fella (Bela) costituiscono lo spartiacque tra il bacino del Mar Nero e del Mar Adriatico.
Nel 1360 venne costruita la prima cappella nel punto dove, secondo la tradizione, sarebbe stata rinvenuta la statuetta rappresentante la Madonna. Nel XVI secolo venne costruito un convento, diventando una meta di pellegrinaggio dei tre popoli. Attorno alla chiesta e al convento si è sviluppato, negli anni, un piccolo borgo, oggi composto in prevalenza da locali di ristoro con posti letto.
L’edificio religioso venne completamente restaurato dalla popolazione in seguito alle riforme giuseppine dell’Ottocento e alla Prima guerra mondiale. Nel Novecento l’artista sloveno Tone Kralj ne affrescò l’interno nel suo autentico stile del realismo monumentale, conferendo alla chiesa un carattere particolare. Per raggiungere il santuario si percorre il vecchio sentiero del Pellegrino costeggiato dalla Via Crucis, con le immagini realizzate dal pittore Tone Kralj, i cui originali sono oggi conservati all’interno della chiesa in cima al Monte Lussari. Dal 1981 si incontrano ogni anno i rappresentanti delle tre regioni.