Molti poeti del Litorale hanno in comune gli studi presso il liceo-ginnasio di Gorizia.
Questo dato apparentemente asciutto indica in realtà che in questa scuola tutti gli studenti erano accuratamente istruiti nella metrica e, al termine degli studi, sapevano addirittura comporre i propri sonetti. Alcuni di loro hanno infuso ai loro versi una dimensione senza tempo; tra questi possiamo annoverare Simon Gregorčič, Alojz Gradnik e Igo Gruden.
Da questa tradizione sono nate anche la liriche di Ljubka Šorli (1910-1993), che, pur avendo frequentato l’istituto magistrale, aveva avuto Jožko Bratuž come mentore nelle sue prime esperienze poetiche. Oggi, Ljubka Šorli è considerata una poetessa prolifica e la più grande sonettista slovena. Tra le sue opere migliori si annoverano il serto di sonetti “Venec spominčic možu na grob”, dedicato al defunto marito, e la raccolta “Rumeni ko zlato so zdaj kostanji: pesmi rodnemu Tolminu”, composta da poesie dedicate alla natia Tolmino. Era molto dedita alla poesia per bambini e alla funzione educativa della stampa a loro destinata.
La tradizione poetica di Gorizia è ancora viva e vegeta, come dimostra l’opera del poeta pluripremiato David Bandelj (1978), che si esprime artisticamente anche come eccellente direttore di coro. Per le sue poesie predilige forme libere e cicli, e ama giocare con versi e strofe.