Il toponimo sloveno (Travnik) della piazza più grande e storicamente più importante di Gorizia ricorda i tempi in cui qui si trovava un prato dove pascolava il bestiame.
Con il passare dei secoli la città si è ampliata raggiungendo un’estensione che, appena nel XVI secolo, giunse a lambire l’area del Travnik. L’antico centro cittadino si apre sulla piazza attraverso Via Rastello, una volta chiusa da un cancello in ferro a forma di rastrello, da cui deriva anche il suo nome. L’8 agosto 1916 la piazza, che dal 1877 veniva denominata Piazza Grande, in friulano Traunig, venne rinominata in Piazza Vittoria.
Sulla piazza, abbellita dalla Fontana del Nettuno del 1700, si affacciano due imponenti edifici: la Chiesa di Sant’Ignazio e la Casa Torriana, oggi sede della Prefettura.
Ogni anno viene allestita sul piazzale la fiera di Sant’Andrea, che si svolge per tre giorni a partire dal primo sabato successivo al 30 novembre, giorno in cui si ricorda il santo patrono. Si tratta della fiera mercato più importante e antica della città, le cui origini risalgono al XV secolo, che in passato durava persino due settimane. Per segnalare l’inizio della manifestazione veniva solitamente appesa sulla seicentesca colonna di Sant’Ignazio una bandierina rossa.
La piazza è stata in passato teatro dei più grandi cortei, processioni, manifestazioni, eventi e assemblee. Qui si sono svolti gli avvenimenti più salienti della tragica rivolta contadina dei Tolminotti quando nel 1714 vennero giustiziati 11 capi. La piazza è stata anche luogo di eventi più piacevoli, tra i quali si ricorda l’incoronazione dell’effigie della Madonna del Monte Santo, a cui assisti una folla di trenta mila persone.
Il 20 maggio 1984 si è svolta la più grande manifestazione slovena del dopoguerra alla quale 12.000 sloveni provenienti dall’intera regione si riunirono per rivendicare l’approvazione della legge di tutela della minoranza slovena residente in Italia.