Protette dal Matajur
Le Valli del Natisone/Nadiške doline si trovano in un ambiente prealpino che si estende a nord del Collio fino ai pendii del Matajur.
La via per raggiungerle passa da Cividale/Čedad, una pittoresca cittadina ricca di storia, e prosegue verso San Pietro al Natisone/Špeter, da dove si accede alle valli del Natisone, fiume dall’inconfondibile colore verde-azzurro. Da qui, strade strette e tortuose si snodano lungo ripidi declivi fino ai paesini che fino a tempi recenti erano circondati da terrazzamenti. Quest’area, anche detta Benecia/Benečija, è collegata con la Valle dell’Isonzo attraverso i passi Robič e Livek.
Uno stretto legame con le proprie valli
Nel passato, le persone affrontavano le difficili condizioni di vita delle aree montane scendendo occasionalmente nelle pianure per lavori stagionali o per vendere mele e castagne, che rimangono tra i prodotti più tipici di queste valli.
Nel XX secolo, le modeste condizioni di vita hanno costretto molti abitanti della Benecia a emigrare in tutto il mondo. Numerosi emigranti ancora oggi amano tornare a casa in occasione delle festività, e alcuni fanno addirittura stabilmente ritorno nelle valli armati di nuovi progetti ed idee. Il mondo cambia e la gente sta iniziando a scoprire che vivere in luoghi isolati ha anche i suoi vantaggi.
L’intimo conforto del dialetto natio
La cultura delle Valli del Natisone è profondamente legata al dialetto, con il quale si è sviluppata, attraverso i secoli, una ricca tradizione orale in un’area che non è stata risparmiata dalle forti pressioni politiche del XX secolo.
Tra i maggiori difensori della lingua slovena e del diritto all’uso della lingua madre vi furono indubbiamente i parroci locali, che alla gente fornivano supporto spirituale e morale. Oggi i giovani hanno la possibilità di studiare nella scuola bilingue di San Pietro al Natisone, che nei suoi programmi didattici rispetta la diversità delle Valli.
