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La strada verso le Valli del Torre/Terske doline passa per Tarcento. Qui si trovano diversi castelli medievali che un tempo difendevano il territorio e che oggi ospitano affascinanti spazi museali.
L’area delle Valli del Torre è caratterizzata da sentieri serpeggianti e chiesette e paesini abbarbicati su ripidi pendii. A Bardo, i visitatori sono accolti da una meravigliosa vista sui Monti Musi/Mužci, e nel paese stesso, nell’ex latteria è stato allestito un museo etnografico che illustra la vita passata, segnata dalle difficili condizioni della vita di montagna che la gente ha affrontato con un forte senso di comunità.
Le Valli del Torre devono il loro nome all’omonimo torrente e ai suoi numerosi affluenti: Cornappo/Karnahta, Rieka, Grivò e Malina. Lungo i loro corsi d’acqua si trova un pittoresco ambiente culturale e naturale, disseminato di villaggi e frazioni sia nel fondovalle che sui pendii. Le valli sono ricche di boschi e vegetazione. Grazie a particolari condizioni geologiche, nelle Valli del Torre sono presenti anche numerose grotte, tra cui spicca la Grotta nuova di Villanova/Zavarška jama.
Agli appassionati del nettare di Bacco questa zona offre diversi vini autoctoni: il refosco di Faedis/Fojda, il picolit e il ramandolo. Ramandolo è anche il nome della frazione di Nimis/Neme dove si può cogliere l’essenza dell’eroica viticoltura collinare: qui le vigne sono coltivate su un suggestivo terreno terrazzato, da cui si gode una vista spettacolare sulla pianura friulana e sul Mar Adriatico. Il paesaggio terrazzato era una volta caratteristico anche dei ripidi pendii delle valli, dove questo metodo di coltivazione permetteva di aumentare le superfici coltivabili.