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Gorizia

“Il villaggio che in lingua slava è detto Goriza”, "Villa quae Sclavorum lingua vocatur Goriza"

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Una vivace cittadina dove ogni giorno si incontrano il Collio, la Valle dell’Isonzo, la Valle del Vipacco e la pianura Friulana, Gorizia/Gorica è stata per secoli il centro commerciale e amministrativo di riferimento per il Litorale settentrionale.

La sua prima menzione risale a un documento del 1001 che la descrive come “Villa quae Sclavorum lingua vocatur Goriza”. Oggi, la città si trova a ridosso del confine tra Italia e Slovenia, e accanto ad essa sorge la moderna Nova Gorica, nata negli anni ’50 del Ventesimo secolo. A Gorizia convergono le strade provenienti dal Collio, dalle Valli dell’Isonzo e del Vipacco, da Trieste, da Monfalcone e dalla Pianura Friulana. A forgiare questo animato centro urbano sono stati i quotidiani incontri tra le genti provenienti dall’ampio circondario, che parlavano sloveno, tedesco, friulano e dialetto veneto. A nord dell’antico nucleo della città, via Rastello sfocia nella vasta Piazza Vittoria (Travnik), che è stata teatro di numerosi eventi significativi per la storia slovena.

Tra le ville della Nizza austriaca

Sulla città veglia il castello medievale con le sue interessanti collezioni museali. Le ville e i palazzi sparsi per la città sono testimoni della vivacità di questa cittadina di provincia sul fiume Isonzo. A cavallo tra il XIX e il XX secolo, grazie al suo clima mite, Gorizia divenne nota come la “Nizza austriaca”.

La movimentata storia della città è ancora oggi visibile nell’aspetto variegato dei suoi edifici, che riflettono caratteristiche sia mediterranee che mitteleuropee. Tra questi, il Trgovski Dom in Corso Verdi, che per gli sloveni ha un forte significato simbolico.

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A misura d’uomo

Attraverso i secoli, per gli sloveni Gorizia è sempre stata luogo di commercio e punto di riferimento per gli acquisti. Oggi continua a svolgere un ruolo significativo come città di cultura, centro scolastico e sede universitaria. Camminando per le sue strade signorili, si può ascoltare l’intreccio delle diverse lingue e assaporare l’atmosfera tranquilla di una città a misura d’uomo. Le strade e gli edifici sono intrisi di storie antiche che aspettano solo di essere riscoperte. In bicicletta è possibile esplorare la città e seguire le tracce della presenza slovena, ammirare il fiume Isonzo o avventurarsi alla scoperta del Collio. 

Tra l'Isonzo, il Carso e Monfalcone

Gorizia è anche il centro amministrativo e culturale di un’area più vasta, che si estende fino al mar Adriatico e ad Aquileia. Gli sloveni vi abitano da Sant’Andrea e Savogna d’Isonzo fino Doberdò e sono presenti anche in Bisiacheria, come viene chiamata la pianura che circonda Monfalcone.

Daniel Peteani

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