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La storia e la cultura delle valli possono essere esplorate nel moderno museo interattivo SMO, che offre anche uno sguardo sulla realtà attuale della comunità slovena in Italia. Le storie di vita passata di queste aree possono essere scoperte anche nei piccoli musei etnografici situati nei villaggi montani. Grazie a progetti modernamente concepiti, la vita sta lentamente tornando anche in alcuni villaggi abbandonati, come dimostra Topolò/Topolove, dove si è stabilito il giovane collettivo Robida.
La vita nei paesini remoti ha dato origine a un dialetto unico nel suo genere e a una tradizione orale che riflette il profondo legame degli abitanti locali con la natura. Le fiabe e le leggende di queste zone sono popolate da misteriose creature del bosco: le krivapete, misteriose figure femminili dai capelli verdi e i piedi ritorti, gli gnomi, i pelosi kosmačini e vari uccelli che frequentavano questi luoghi e possedevano poteri speciali, capaci di influenzare il destino degli uomini o di costituire un tramite tra il mondo terreno e le anime dei defunti.
Il millenario santuario mariano di Castelmonte/Stara Gora è uno dei luoghi simbolo di queste valli e meta di numerosi pellegrini. Gli ex voto conservati nella chiesa e nella cripta offrono uno sguardo autentico sul mondo contadino e sull’arte popolare e naif. Nelle valli sono disseminate 44 chiesette votive in stile gotico, collegate da un sentiero escursionistico lungo 168 km. Tra i luoghi più suggestivi della zona c’è la grotta di San Giovanni d’Antro/Landarska jama con il suo santuario incastonato nella roccia, che da millenni è un luogo di rifugio per l’umanità.